Tra le cappelle agresti di Casalgrasso quella di San Michele Arcangelo è sicuramente la più antica e la più importante.
Infatti, le sue origini sono da ricercarsi prima del 1328 e ricondotte all’ordine di San Benedetto.
All’inizio del 1700 la Cappella di San Michele era ancora priva della volta e così, nel 1742, il reverendo rettore Pietro Costa da Usseglio decide di intervenire e scrive nel suo brogliasso “ perché le mura non erano ben fondate né costrutte in modo che potessero sostenere la volta, si è dovuta interamente demolire, come si è fatto, e costruire altra decente e convenevole, ed inoltre non essendo detta cascina provvista di cantina, coll’occasione d’aver scavato il terreno per giungere al terreno sodo per fondare detta cappella si è ricavata una cantina sotto la medesima, si per rendere più sana detta cappella, sì per comodo ed uso di detta cascina”.
La Cascina viene poi usurpata al tempo della Rivoluzione Francese per poi tornare in possesso del Seminario fino al 21 aprile del 1868, data in cui la Cascina viene messa in vendita con pubblico incanto.
Dalle carte dell’epoca si legge che la Cascina di San Michele era composta da “fabbricati di tre maniche e di tre muri di cinta, cortile e tettoie, pompa dell’acqua viva, stalla e cantina al piano terreno, granai e fienile al piano superiore, ettari 0,48,40 e omettesi del tutto la cappella, che s’innalza sopra la cantina, che nel catasto ha il n. 355, quello stesso della cappella”.
Oggi questa splendida cascina ospita l’omonimo Agriturismo.
La famiglia Tuninetti conduce l’azienda agricola da ormai 4 generazioni, e accanto alla tradizionale attività agricola, ha affiancato questa nuova attività.
Lo spirito con cui è creato questo agriturismo è quello di chi ha vissuto la vita di campagna, fatto cioè, di cose semplici ma vere. E’ un ritorno alle origini.